Catania, Fondazione Terzo Pilastro concede 100mila euro per famiglie bisognose

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale ha stanziato altri 100.000 euro per il Comune di Catania e altrettanti per quelli di Palermo, Agrigento, Enna, Messina, Siracusa e Trapani con l’obiettivo di offrire buoni pasto e spesa alle famiglie siciliane in difficoltà dopo la crisi dovuta all’emergenza Coronavirus.

“Ringrazio sentitamente la Fondazione Terzo Pilastro che aiuta meritoriamente le famiglie in difficoltà – dice il sindaco Salvo Pogliese -. I fondi verranno, ovviamente, destinati allo scopo di aiutare quei cittadini bisognosi tramite i servizi sociali comunali che fin dall’inizio della pandemia svolgono un egregio lavoro di sostegno alle fasce deboli della popolazione, che maggiormente hanno risentito della crisi, a causa del Covid. Esprimo la mia gratitudine di cittadino e amministratore perché si tratta di un aiuto concreto per sostenere chi è davvero in condizione di bisogno nel territorio siciliano”.

“L’attenuarsi del picco più drammatico dell’emergenza sanitaria – spiega il presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, Emmanuele Francesco Maria Emanuele -, dovuto al progredire della campagna vaccinale in corso, mette ancora più in evidenza, se possibile, la profonda crisi economica conseguente ai lunghi periodi di sospensione delle attività produttive che la pandemia ci ha imposto fino alla fine dello scorso mese di aprile. È per questa ragione che la Fondazione Terzo Pilastro ha rinnovato, ampliandone il raggio di intervento, la misura di sostegno alle classi sociali più deboli. A Catania, così come in altri 6 Comuni della Sicilia, garantiremo, infatti, a fianco delle istituzioni locali, pasti sicuri a singoli e famiglie in difficoltà, nell’auspicio di poter, in parte, mitigare gli effetti devastanti che il collasso del sistema produttivo sta avendo sulla nostra società. Un atto doveroso da parte di quel privato sociale, da sempre attento alle esigenze della povera gente, che la Fondazione fattivamente rappresenta”.

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